Il remake di Lelio racconta di nuovo di una donna in là con gli anni, sola ma in cerca ancora di qualcosa, eppure stavolta quella medesima storia sembra essere pervasa da un'atmosfera sognante assente nell'originale…
Davide Sette
Giornalista cinematografico, conduttore di HOBO - A Wandering Podcast about Cinema.
The Guilty, thriller telefonico nel segno di Locke che costruisce invece di demolire
A differenza di Locke di Steven Knight, The Guilty non "demolisce" ma "costruisce" qualcosa (l'intreccio e la tensione) e procede per accumulazione (di indizi e colpi di scena).…
Jules e Jim torna in sala conservando intatta la sua “tensione geometrica”
Jules e Jim è attraversato da una “tensione geometrica”: la spigolosità euclidea della narrazione viene contrastata dagli ampi movimenti di macchina, dalle traiettorie circolari che i personaggi disegnano su schermo, dalle curve degli oggetti in scena…
La Casa di Jack, lo “snuff movie” di Von Trier scava la carne ma non trova nulla
Enrico Ghezzi scriveva nel 1997 che ogni film è in realtà uno “snuff movie”, perché d’altronde già la vita stessa lo è. È il film in cui “si vedono insieme il corpo e l’anima”, che rende superflua “l’operazione mentale di distacco e riconoscimento”, tanto da non richiedere…
The Lego Movie 2, il cinema metatestuale di Lord e Miller fa un altro balzo in avanti
Il film di Lord e Miller si interroga sulla creatività (quanto di noi mostriamo attraverso ciò che creiamo?) ed allo stesso tempo riflette sulle logiche commerciali e industriali che muovono il mondo dei giocattoli come quello del cinema…
Il Mio Capolavoro mette in scena la miseria umana per interrogarsi sull’arte
Il cinema di Gastón Duprat sembra usare metodicamente delle minuscole storie di miseria umana come pretesto per interrogarsi ogni volta sul significato di opera d'arte.…