È il faccia a faccia l’elemento filmico costitutivo di questa nuova opera di Catherine Breillat, eccezionale nel rendere nuovamente rischiosa quella che è la sintassi di base del campo-controcampo cinematografico.…
Cannes 76
May December, quello di Todd Haynes è o non è un film “camp”?
È veramente difficile, accostandosi a May December, non pensare alla definizione di “camp” data da Philip Core nel suo illuminante saggio dal titolo: “Una bugia che racconta la verità”.…
Cannes 76 | Wes Anderson elabora la sua paura del vuoto in Asteroid City
Asteroid City si fa elaborazione intellettuale dell’horror vacui assunto a cifra poetica, mettendo direttamente in scena l’esperienza del vuoto, della vacuità, in una città cratere che inghiotte i suoi personaggi e li costringe forzatamente a relazionarsi tra loro.…
Cannes 76 | The Old Oak, un manifesto contro il dilagante cinismo cinematografico
Con The Old Oak, stavolta Ken Loach sembra ammettere l’impossibilità di un’analisi esaustiva, preferendo un approccio più limitato e favolistico.…
Cannes 76 | Bellocchio prosegue con Rapito la lunga analisi su separazione e compromesso
Marco Bellocchio prosegue con Rapito la sua lunghissima analisi sui temi della separazione e del compromesso.…
Cannes 76 | Killers of the Flower Moon, la sclerotizzazione del gangster movie
Negli ultimi trent’anni, Martin Scorsese ha indagato con il suo cinema i meccanismi, le dinamiche, gli accordi e le procedure attraverso le quali il crimine funziona come uno Stato dentro lo Stato: anche Killers of the Flower Moon, in un modo o nell’altro, parla di questo.…