In Peterloo ogni frase pronunciata dai personaggi cambia il loro aspetto, la fisionomia del loro volto. La retorica comporta una modificazione nel corpo che la accoglie, nel viso che la veicola.…
Venezia 75
Il Mio Capolavoro mette in scena la miseria umana per interrogarsi sull’arte
Il cinema di Gastón Duprat sembra usare metodicamente delle minuscole storie di miseria umana come pretesto per interrogarsi ogni volta sul significato di opera d'arte.…
Lanthimos compie il definitivo passo verso Hollywood con La Favorita
La Favorita, il primo film compiutamente hollywoodiano di Yorgos Lanthimos, è finalmente un’opera onesta nei confronti dello spettatore.…
La notte di 12 anni, “body horror” che fa percepire la violenza senza esibirla
Il nuovo film di Brechner sembra fare quello che già faceva Lav Diaz: prendere un genere proprio del cinema di serie B per piegarlo alla propria visione, ma senza negare a chi guarda le sensazioni che il genere dovrebbe far provare…
Venezia 75, 22 Luglio: il film sulla strage di Utøya è più complesso di come appare
Come ogni film di Paul Greengrass, anche 22 Luglio indossa la maschera del dramma ma rivela in più occasioni la voglia di rielaborare delle vicende così dolorose in una narrazione sempre riconducibile a quella classica del thriller…
Venezia 75, Sunset: il film di László Nemes percorso da una urgenza febbrile
I personaggi dei film di László Nemes sembrano voler raggiungere i propri scopi sempre nella maniera meno comprensibile, quella a cui mai nessuno penserebbe…