Il meglio del 2017: i cinque film animati da recuperare
Prosegue la retrospettiva di Stranger Than Cinema dedicata ai migliori lavori cinematografici del 2017. È il turno dei film d'animazione più belli.
Prosegue la retrospettiva di Stranger Than Cinema dedicata ai migliori lavori cinematografici del 2017. È il turno dei film d'animazione più belli.
Call me by your name di Luca Guadagnino prosegue il discorso sul desiderio che già faceva da sfondo in A Bigger Splash (e prima ancora in Io sono l’amore). Ma lì dove una delle ispirazioni era l’omonimo quadro di David Hockney, che eliminava la presenza umana dalla rappresentazione
Il primo di una serie di articoli per tirare le somme di questo anno cinematografico che volge al termine.
Downsizing sembra partire nel migliore dei modi ma nella seconda metà tradisce le sue stesse ambizioni.
Per questo Natale non possiamo esimerci dal consigliare il nuovissimo Better Watch Out, condito con dosi massicce di black humour ed una perfidia inedita.
Il nuovo lavoro di Woody Allen dimostra una ennesima mutazione del suo cinema grazie alla collaborazione con Storaro.
Happy End presenta quelli che sono stati i protagonisti del cinema di Haneke mostrandoli per quello che sono nella normalità e senza invece spingerli agli estremi della loro escoriazione.
The Killing of a Sacred Deer segna un cambio di passo per Yorgos Lanthimos, che abbandona la sua proverbiale enigmaticità per abbracciare il cinema commericale
Thelma racconta una sovrannaturale alla Carrie con il classico stile realista con cui si narrano invece i “kammerspiel” famigliari, con quel tono sommesso e quei ritmi dilatati.
È davvero complesso giudicare un lavoro come Detroit. E lo è ancora di più se si pensa a Kathryn Bigelow come la regista a cui si devono due dei più significativi "war movie" del ventunesimo secolo.