First Reformed, il film di Schrader che si fa immagine sacra
Quello di Schrader è un film sull'accumulazione di emozioni e dolori, alla quale associa un processo di scarnificazione che spoglia man mano le immagini sino ad inquadrare l'essenziale
Quello di Schrader è un film sull'accumulazione di emozioni e dolori, alla quale associa un processo di scarnificazione che spoglia man mano le immagini sino ad inquadrare l'essenziale
Saulnier con il suo noir glaciale sembra voler fondere in unico film, un po’ “revenge movie” come Blue Ruin e un po’ “survival” come invece era Green Room, i suoi due lavori del 2013 e del 2015.
Quello di Lee è un vero e proprio saggio sulla forza delle immagini, quelle che vediamo al cinema o quelle sui giornali, sulla loro valenza pedagogica e sui rischi nocivi della loro diffusione.
La forza del cinema di Kore’eda sta quindi nella scelta di non costringere mai lo spettatore a comprendere i personaggi che osserva, ma di lasciare invece a chi guarda la libertà di aderire naturalmente al loro punto di vista
Don’t Worry (He Won’t Get Far On Foot) trova il suo fascino nella descrizione che fa di un uomo che tradisce sempre le aspettative di chi lo osserva da fuori e lo giudica sulla base dell’idea che si è fatto superficialmente di lui
Come ogni film di Paul Greengrass, anche 22 Luglio indossa la maschera del dramma ma rivela in più occasioni la voglia di rielaborare delle vicende così dolorose in una narrazione sempre riconducibile a quella classica del thriller
I personaggi dei film di László Nemes sembrano voler raggiungere i propri scopi sempre nella maniera meno comprensibile, quella a cui mai nessuno penserebbe
Come prevedibile il remake di Suspiria a firma Luca Guadagino è un film che non vuole ricalcare un classico del cinema per rendergli omaggio, ma è un lavoro personale che vuole essere la massima espressione di un cinema che si esprime con i corpi dei suoi personaggi
Anche nel suo nuovo Doubles Vies, Olivier Assayas cerca sempre il modo di svelare a chi guarda l'origine ingannevole dei suoi film
I film dei Coen sono unici perché si basano su di una successione di scene che non sono mai ridicole prese da sole, ma che fanno ridere per la loro precisa collocazione nella narrazione