Bentornato Presidente è cinema (im)popolare della migliore fattura
Quello di Stasi e Fontana è il “cinema del cambiamento”. Il cui motto araldico può essere solo uno: “Maledetti!”.
Quello di Stasi e Fontana è il “cinema del cambiamento”. Il cui motto araldico può essere solo uno: “Maledetti!”.
Il capolavoro di Vittorio De Sica torna al cinema in versione restaurata. Stranger Than Cinema gli dedica uno speciale.
Il Primo Re non vuole suscitare l'eccitazione nello spettatore attraverso l'esibizione della violenza, ma decide invece di dilatare i tempi come avviene nel cinema violento contemporaneo.
"Santiago, Italia" condanna l’individualismo del nostro tempo (indicato come il male da eradicare) ma esalta l’individualità di uomini e donne che, proprio attraverso le loro vicende strettamente personali ed i loro ricordi più intimi, ricostruiscono un pezzo di Storia
In Tully sembra esserci un disaccordo fra ciò che vorrebbe narrare Diablo Cody (che il film lo ha scritto) e ciò che invece vorrebbe comunicare Jason Reitman (che il film lo ha diretto)
“Conformarsi sempre, ma in gran segreto disobbedire”. È uno dei consigli che Emily Dickinson riceve nel corso di A Quiet Passion, ma è anche la filosofia a cui da sempre aderisce il cinema di Terence Davies.
Il film si regge sulla separazione fra ciò che vediamo e ciò che invece la narrazione vorrebbe farci capire, ovvero che i due giovani non sono così impermeabili alla violenza come invece le immagini suggerirebbero.
Quando la dimensione di favola, che fino ad allora il film voleva solo suggerire, irrompe nella narrazione con il suo immaginario surreale, Lazzaro Felice abbandona le idee che sembrava avere a cuore dall’inizio
Garrone sceglie di ridurre il suo cinema ad un minimalismo che lavora con pochissimo eppure è in grado di scavare nell’animo di chi guarda senza farsene accorgere
Se ne La Grande Bellezza o in The Young Pope i personaggi principali non vengono mai messi in discussione, con Berlusconi sembra esserci un “dovere” a cui non è possibile sfuggire