Cannes 74 | Drive My Car è la sintesi perfetta del cinema dialogico di Hamaguchi
Individuata l’automobile come luogo confessionale, il film acquisisce una direzione e Drive My Car si trasforma in un sorprendente road movie da fermi.
Individuata l’automobile come luogo confessionale, il film acquisisce una direzione e Drive My Car si trasforma in un sorprendente road movie da fermi.
Bellocchio è un indagatore del trauma che cerca di restituire allo spettatore una immagine mancante nella foto di gruppo famigliare.
Titane non corrisponde alla banale idea che tutti hanno della Palma d’oro: quella del grande film umanista diretto da un cineasta già ampiamente riconosciuto da decenni.
Les Olympiades è un film di passioni e fragili speranze giovanili scritto a insieme a due dei talenti femminili emergenti del cinema francese: Léa Mysius e Céline Sciamma.
Tilda Swinton è stata l’ospite d’onore dell’incontro organizzato da Kering per il progetto Women In Motion.
Non c’è nessun intreccio in The French Dispatch, nessuna trama da sviluppare orizzontalmente: è l’estremizzazione del gesto di Wes Anderson, intento a sfogliare le pagine di un magazine immaginario, supplemento di un quotidiano americano redatto in una città francese, anch’essa fittizia, Ennui-sur-Blasé, pescando dal suo ultimo numero
Tre Piani di Nanni Moretti è un film doloroso e radicale, che non concede nulla né ai personaggi né allo spettatore.
Pochi film hanno guardato in maniera così consapevole e mai giudicante come in After Yang la possibilità di deviare il proprio amore su cose meccaniche.
Da un libro-inchiesta della giornalista francese Florence Aubenas è tratto Ouistreham, il film di Emmanuel Carrère che inaugura la Quinzaine des Réalisateurs.
Carax e gli Sparks si ispirano al cinema “en-chanté” di Jacques Demy per raccontare il potere della finzione cinematografica e il desiderio torbido che muove ogni autore