Zemeckis rifà Pinocchio, ma il modello è ancora una volta Roald Dahl
Zemeckis, per questo suo nuovo adattamento traboccante di postmodernismo, approccia il capolavoro di Collodi calandolo nelle atmosfere di Roald Dahl.
Zemeckis, per questo suo nuovo adattamento traboccante di postmodernismo, approccia il capolavoro di Collodi calandolo nelle atmosfere di Roald Dahl.
Nan Goldin, come Laura Poitras, non ha schermi: è dentro, è immersa in ciò che fotografa-riprende. Non «abita la distanza» ma anzi la prossimità.
Darren Aronofsky compie con The Whale un’operazione molto simile a quella già messa a punto con The Wrestler.
Il nuovo film di McDonagh racconta di una sfida, tutta maschile, segnata fin dall’inizio dalla sconfitta di entrambi i contendenti.
Il nuovo film di Ti West, prequel dell’acclamato X - A Sexy Horror Story, è uno dei migliori horror sul lockdown.
Per il suo primo film di finzione, il leggendario documentarista Frederick Wiseman si affida a Sofia Tolstoj e alla sua corrispondenza epistolare con il celebre e ingombrante marito.
A venticinque anni di distanza dall’ultima puntata, Lars Von Trier torna nel suo Regno per dirigere la terza e ultima stagione di The Kingdom.
Il nuovo Bones and All di Luca Guadagnino è in qualche modo un’esperienza in antitesi a quella di Call me by your name.
The Black Phone annulla l’effetto nostalgia, trasla le classiche meccaniche di It o dei Stand By Me nel regno degli inferi e le disincarna dal corpo cinematografico che le reggeva.
Baz Luhrmann, ostinatamente, finge di non vedere l’impossibilità di un’emulazione credibile e costruisce il suo biopic attorno all’idea di una superiorità manifesta e miracolosa.