 
                Cannes 77 | Quentin Dupieux si camuffa da intelligenza artificiale ne Le Deuxième Acte
Le Deuxième Acte, nuovo film di Quentin Dupieux, è esattamente l’altra faccia della medaglia del precedente Yannick.
 
                Le Deuxième Acte, nuovo film di Quentin Dupieux, è esattamente l’altra faccia della medaglia del precedente Yannick.
Una miniserie tv che è un piccolo capolavoro d’intelligenza firmato dal duo Mariano Cohn e Gastón Duprat.
Alla tremante fonte omerica si abbevera Guédiguian per questo suo nuovo film - uno dei suoi migliori - la cui narrazione si svolge tutta sotto il busto del cantore greco in rue d’Aubagne.
Il reale e il fantasmatico trovano differenti e inediti punti di compenetrazione in questo ultimo film di Andrew Haigh, da sempre regista dell’hic et nunc, del presente come unico terreno di gioco.
È il faccia a faccia l’elemento filmico costitutivo di questa nuova opera di Catherine Breillat, eccezionale nel rendere nuovamente rischiosa quella che è la sintassi di base del campo-controcampo cinematografico.
Tutto il cinema di Michel Franco racconta dei traumi irrisolti che ci trasciniamo faticosamente tra le rovine del nostro mondo.
È veramente difficile, accostandosi a May December, non pensare alla definizione di “camp” data da Philip Core nel suo illuminante saggio dal titolo: “Una bugia che racconta la verità”.
Abbiamo incontrato a Berlino il regista Ilker Çatak, candidato agli Oscar con il suo nuovo film “La sala professori”.
L’ispirazione principale de La Sala Professori, per stessa ammissione del regista, è quella di Uncut Gems dei fratelli Safdie, da cui riprende la narrazione fatta solo per scene chiave.
È finalmente apprezzabile lo sforzo con cui il Villeneuve tenta di convincere se stesso dell’effettiva dimensione messianica della sua storia.